Una poesia intensa, vibrante, profonda, nostalgica: con queste parole si potrebbe sintetizzare la lirica di Sophia De Mello Breyner Andresen, una delle voci di maggior rilievo del Portogallo del secolo scorso.
Nelle sue poesie vi è la lotta contro la dittatura (in particolare quello del suo Paese natale) unita al sentimento dell’amore ed alla passione per il mare, con venature di struggente malinconia. Nel 2019 ricorre il centenario dalla sua nascita e l’artista Maria Teresa Bertina ha inteso ricordare questa ricorrenza della sua musa ispiratrice portoghese con una personale di pittura e scultura intitolata: “PAESAGGI INTERIORI”. Essa si tiene presso la galleria dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio in Roma, in via dei Portoghesi n. 6.
Nelle opere esposte vi è un esplicito riferimento a Sophia De Mello Breyner Andresen accanto a quello di un altro grande letterato, poeta lusitano: Fernando Pessoa, oltre che al “padre” del Romanticismo francese: Victor Hugo. L’effetto finale è quello di una produzione artistica con una grande forza unita ad una delicata spontaneità, un appassionato senso spirituale ed un intimo rapporto con la natura, l’uomo ed il mondo animale. Lo stile è sostanzialmente figurativo con una forte carica simbolica trasmesso con istantaneità e autenticità. Nel corso del vernissage l’artista ci ha confidato che: "Tutti fanno parte dello stesso mondo, dello stesso ecosistema. I campi lessicali si uniscono : la linfa e le radici, i rami, il tronco. "Paesaggi interiori" reinventato con un approccio poetico, sensazioni ed emozioni provate ogni giorno creando un osmoso scultorea di scrittura libera e spontanea : le parole incarnano in pittura, scultura, incizione. L'esultanza cromatica dei dipinti è contrabilanciatadalla sobrietà delle incizionie dalla forza dei bronzi. Una scultura non è mai sola, si nutre di dipinti che la circondano, che a loro volta la completano : poesie, musica o suoni portano il loro contributoe i loro colori. L'arte deve portare messaggio di gioia e di amore, dare emozioni e la speranza di un mondo nuovo". Maria Teresa Bertina è Medaglia d’argento dell’Academia Arts-Sciences-Lettres di Parigi e le sue opere sono state esposte a livello internazionale. La mostra è visitabile fino al 25 maggio dalle 16 alle 20
Discorso del Rettore dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio a Roma - Rev. Mons. Agostinho da Costa Borges
IPSAR - Ambasciata del Portogallo presso la Santa Sede
in occasione dell’inaugurazione della mostra PAESAGGI INTERIORI
Sant’Antonio dei Portoghesi nasce come una casa di accoglienza per i pellegrini portoghesi. E Maria Teresa Bertina è una pellegrina - e portoghese! E il suo pellegrinaggio si può vedere sia nella sua vita biografica che nella sua vita artistica. Nata in Portogallo, si trasferisce in Brasile e da lì a Parigi - dove, tra l’altro, inizierà la sua formazione artistica e la sua attività espositiva - però è da 10 anni che abita a Roma e sono stati, in questi anni, molteplici i suoi spostamenti e viaggi in Africa, Asia e Sudamerica.
Ma pellegrina anche perché i suoi quadri, le sue sculture, le sue acqueforti, le sue fotografie, tutte le forme con cui il suo spirito creativo si esprime, portano anche un profondo e immediatamente percettibile senso spirituale. L’indagine sull’animo umano, il suo amore per la natura e la sua coscienza ecologica, la sua curiosità e simpatia per la vita in generale, per le sue gioie ma anche per le sue sofferenze - sono presenti in questa mostra che illustra ampiamente la sua produzione degli ultimi anni.
Quello che avrete occasione di vedere stasera - e fino alla fine del mese in questa galleria - è l’originale visione del mondo da parte di un’artista che ama profondamente la vita; questa è la sensazione che abbiamo di fronte alle sue opere. E questo amore fatto arte è stato già più volte riconosciuto e premiato - Maria Teresa Bertina è medaglia d’argento dell’Accademia francese di Arti, Scienze e Lettere.
La sua espressività si concretizza nel figurativo di forte carica simbolica - ma tale simbolismo in nulla toglie spontaneità alle sue figure, che arrivano al fruitore con immediatezza e sincerità. Non per caso l’artista ha eletto come sue poetessa del cuore Sophia de Mello Breyner, di cui si segnala il centenario della nascita quest’anno. Come la grande scrittrice portoghese, Maria Teresa si fa interprete di una realtà profonda e universale, e dunque che in ci appartiene a tutti e che in qualche misura possiamo capire o intuire al volo.
Grazie Maria Teresa Bertina per i colori ricchi e per le sue linee armoniose che ci porta stasera a Sant’Antonio dei Portoghesi. È per noi una grande gioia poter accoglierla nella galleria e avere potuto inserire la sua personale romana nella nostra programmazione culturale. E grazie, naturalmente, anche a tutti voi, presenti qui stasera - amici di Sant’Antonio dei Portoghesi, fedelissimi delle nostre attività o arrivati per la prima volta stasera: è un piacere avervi con noi.
CRITIQUE de Paola Simona Tesio, giornalista e critico letterario, critica d’arte dell’Enciclopedia d’Arte Italiana
Aulica è la sua arte che intrattiene in ogni suo respiro un mondo transcorso. Riecheggiano nella sua mirabile pittura aneliti di Marc Chagall, la poetica di Pierre Augusto Renoir, la soavità dei volti de Degas, l’audacia di Henri de Toulouse-Lautrec.
Ma la sua estetica è assolutamente unica e connotada da una raffinata stesura, da un’abilità senza eguali.
Le sue opere sono vive, si fanno indagare dalle sguardo che s’infiamma di ardore e si disperde tra gli infiniti crosmatismi armonici. Ne scaturisce un’energie carica gestuale : il tratto con cui delinea i soggetti è talvolta essenziale talaltra intensamente incisivo, penetrante… ne deriva un ensemble armonico votato al movimento. In scultura le infinite tendenze della luce si scontrano con gli arguti cesellamenti della materia : la superficie si anima, vive di vita propria, si fa concretamente reale. Albera immortale nella sua stradiordinaria capacità di scolpire una fonte inesauribile : l’intimo spirito della ricchezza umana. Modellazioni in cui si sente palpitare il suono dell’esistenza, cosi comme suadente ne trapela la quiete dei suoi silenzi. Evocativa arte, sublime, armonica, soavemente celestiale : è un dialogo infinito ed inesauribile con chi osserva. Scrivera Leopold Stokowski « proprio come tutti siamo formati di corpo , anima e intelligenza, così la natura della musica é fisica, intellectuale, emotiva e spirituale. Questi diversi aspetti, meravigliosi quando li avviciniamo separatamente , possono, presi insieme, sopraffarci. Proprio come una casa s’affonda nel terreno, cosi la musica ha le sue fondamenta, palesate a noi con chiarezza e precisione dalla Natura e da rapporti matematici. La casa può avere una parte alta sopra le fondamenta e una ancor più alta al di sopra delle cime degli alberi. Similmente la musica ha una parte elevata, nella quale ritmi e controritmi, melodie e controcanti, armonie e timbri, sono alcuni degli elementi di espressione. Questi possono darci infinite gioie per se stessi . Ma al di sopra di essi può esserci una ancor più alta sfera di sensibilità, immaginazione, intuizione, emozione, celeste tranquilità, violenta e opprimente agitazione, umorismo e bizzarria, inebriante, una sfera di divina espressione nella quale sembra che i cieli si aprano, e a noi appaia un’ardente visione. Così come la musica è dinamica, si evolve, scorre cpme une fiume e non è mai statica, così lo sono la pittura e la scultura di Maria Teresa Bertina ; la sua è un ‘arte viva, pura, con anima, è semplicemente ispirata.
Les bronzes de Maria Teresa BERTINA sont un monde enchanteur... les idées de cette créatrice née pour les arts plastiques, foisonnent et sa
production est d'une grande diversité, trop diront certains qui excellent dans le fait qu'un artiste doit s'arrêter à un style particulier et ne plus en sortir.
L'artiste nous permet de traverser notre vie dans diverses expressions symbolistes comme « coup de cœur », « bonjourlavie », « valse à trois temps ». Cette dernière œuvre est toute en rondeur,
caressante, une belle élévation de l'ensemble à laquelle s'ajoute un artifice de coloris très étonnants et appropriés.
A l'inverse dans « bonjourlavie », les aspérités de la végétation et du tronc se ressentent. Nerveuses et ciselées, les parois granitées restent ouvertes à l'espérance par des entrelacs, s'élevant
symboliquement vers les cieux.
Dans cette même théorie, nous nous tournons surpris mais avec quel bonheur vers « le printemps ». A elle seule cette sculpture prend son envolée lyrique, les patines chatoyantes, le tout est vivant,
parfaitement dessiné, étudié dans le moindre trait.
Aucune place à l'erreur dans ce travail élaboré où l'artiste nous donne toutes ses émotions féminines dans des poses alanguies et courbures expressives comme « l'important c'est la rose » !
L'énergie de Maria Teresa est insatiable et dans « la palme » elle se tourne dans une modernité dépouillée, lisse, brillante, étincelante. L'équilibre est juste trouvé, le métier toujours et le sens
de la recherche infinie...
Expression d'une sensation éphémère, chaque sculpture est une évocation pour le spectateur, comme si le présent n'avait pas une réelle existence. Dans cette magistrale création, peinture ou
sculpture, l'univers personnel de l'artiste, sereine et heureuse..se déroule, guidant l'œil et l'esprit de chacun d'entre nous vers un ailleurs, oasis de paix, de calme, de silence ! Que de féminité
dans cet Art et quel époustouflant hymne à la vie.
Cette artiste nous apprend l'humilité de regarder.
Un magnifique parcours à suivre....". Dominique CHAPELLE
Les forces intemporelles du rêve
"Majestueuses, comme irréelles, ses peintures d'une profonde
sensibilité, aux couleurs étincelantes oscillent entre réalité poétique (le cri de la forêt et ville en pollution) ou figuration contemporaine ( après midi au manège et rythme latinos) à
l'expressionnisme telle « la révérence ».
Le travail de Maria Teresa sur toile nous démontre toute sa maîtrise de la technique de l'huile. La matière chaleureuse, onctueuse, accentue le côté intimiste des sujets. Avec ou sans épaisseur, la
magie profonde opère de singuliers miracles. Les tonalités puissantes y retrouvent un étrange pouvoir de sérénité.
Ses bleus chantent, ses oranges flamboient, ses rouges tonifient, ses violines exaltent. Toutes ces combinaisons plastiques dans le trait mais aussi dans le gestuel nous font ressentir à la fois, la
présence matérielle du monde et celle d'un univers dématérialisé, spiritualisé par l'intensité des mélanges de la palette. Si les ingrédients premiers sautent aux yeux, les messages émis se veulent
intimes, discrets. La peinture de Maria Teresa BERTINA a la légèreté d'un pétale, la vérité d'un flocon de neige. Voilà une œuvre capable de peindre les parfums d'une vie, d'effleurer le temps comme
un murmure !
La sève circule dans ses compositions, modèle certaines transparences ou superpositions. Ces surimpressions ménagent d'heureuses aérations, plages de silence, espaces bousculés parfois par des traits
francs telles des éclaboussures affolées. Pour retranscrire une sorte d'errance qu'elle fait sienne, l'artiste puise dans son imaginaire fertile et a le don de transcender ses évocations courantes en
véhémences radieuses. Maria Teresa possède une orageuse intelligence, un esprit libre. Les deux étant singulièrement enchevêtrés.
Toutes ses œuvres sont construites dans des harmonies distinguées qui ne manquent pas de panache ni d'éclat ! Avec le jeu des huiles et le geste savamment orchestrés, cette belle artiste se situe
dans une démarche élaborée mais lisible.
Il y a dans les œuvres de Maria Teresa que ce soit une peinture ou une sculpture, une force émotionnelle qui prend le pas sur la représentation figurative. Nous sommes là, spectateurs, devant une
sorte de dépouillement lequel n'est pas synonyme de sécheresse, mais de richesse absolue. Dominique CHAPELLE
Artiste aux multiples facettes, Maria Teresa propose des œuvres d'une grande liberté où l'émotion domine.
La spontanéité de ses sculptures côtoie une réelle académie, dont la rigueur n'a d'égale que
l’originalité, sans doute inspirée par ses voyages à l'intérieur du cœur.
Car au fond du cœur, il est un lieu où l'artiste cueille la vie. Cette vie qui distille le souffle créatif si présent dans son Art.
De son climat natal, elle transmet la douceur et la beauté, au rythme effréné de ses réalisations.
Maria n'hésite pas à transgresser les lois de l'académie, afin de nous étonner, par ses travaux audacieux, aux nuances très personnelles.
Ses sculptures aux expressions tourmentées, nous enseignent que le monde est en perpétuel mouvement.
La patine, au service de la masse, est une peau qui en enveloppe l'âme.
L'essentiel, dit-elle, c'est la VIE et toute son œuvre en est l'illustration!
Maria Teresa BERTINA , artiste protéiforme, possède manifestement tous les talents, mais celui qui la caractérise, c'est le bonheur qu'elle offre à qui l'observe, la respire et l'écoute, avec les yeux fertiles de l'attention.
C'est indiscutablement la passion, qui anime cette plasticienne décorée des Arts et des Lettres. La beauté contenue dans son travail atteint souvent son paroxysme.
Ses toiles, sont une véritable ode à la poésie et l'artiste trouve certainement son inspiration dans la générosité qu'elle transmet, inconsciemment à son prochain.
Pour le « Cri des Sirènes » événement de 2012, sous le haut patronage du Ministère de l'écologie, Maria a présenté un diptyque libéré de tout châssis, qui dénonce l'état actuel de la mer et de ses écosystèmes.
Malgré tous les soucis qui obsèdent ce monde si tourmenté, Maria Teresa, tient à nous transmettre sa joie créative. Qu'elle en soit remerciée! Mylène VIGNON
Critique de Gastone Ranieri Indoni ,Urbis &Artis- 2016
« Non invento niente, Riscopro ».
La famosa frase di Augusto Rodin, il grande scultore di fine Ottocento,protebbe con molta efficacia proporsi come titolo mèntore dell’importante opera scultorea di questa artista conosciuta e apprezzata anche all’estero, visto che trattiene e comprende la sua sintesi lirica.
Riesce a coniugare aspetti del classicismo abbinandolo con tratti personali assunti in una chiave interpretativa più moderna, dando vita ad originali immagini sospese in una dimensione senza tempo.
Nell’accenno all femminile è capace di pogersi con una sua monumentale bellezza grazie ai corpi di muse ispiratici, come i corpi di giovani o mature donne, da acerbia più spigolosi, che trasforma in rosa da sfogliare ,petale di luce che modela con tagli originalissimi dall,effetto di forte umpatto emotivo.
Se arte è intuizione e folgorazione transcritta in scultura nel momento catartico della sua autrice, diventa nel contempo rivelazione del suo più intimo e sottile stato d’animo , in cui appunta l’epifania di un instante, il momento magico della percezione lirica quanto l’ala dell’ inspirazione le ha fatto balenare nella mente.
Le linee si enucleano in immagini e in strutture spaziali modellate e definite poi nelle tre dimensioni e la “visione” primordiale si traduce in arte.
A questi dettami fa riferimento l’opera di Maria Teresa Bertina, le cui posture,con una purezza di semplici affascinanti scenografie, magari sugerite dal quotidiano, sono sempre avvote dal leitmotiv delle forme nella grazia leggera di una danza, nella gioia genuina di un gioco infantile o, perchè no, nella malinconia solitaria di una ragazza pensosa.”
“Critica de Guido Folco – Museo Mitt-Torino- 2013
Maria Teresa Bertina utilizza una pittura ad olio raffinata, sia nella corposità della materia, sia nel segno, che si fa via metafisico e leggero come un soffio, come un palpito.
La figurazione classica del soggetto diventa un pretesto per addentrarsi in un mondo conoscibile, seppur interpretado in maniera onirica.
Anche la scelta del tonalismo, quasi monocromo, percorso da luce e chiarori abbacinanti, ci parla di un mestiere pittorico acquisito con sapiente studio e impegno.
Anche scultrice, nei bronzi si incarna un aflato mistico e lieve, como di trasalimento al cospetto della materia che si fa idea”
ET CATALOGUES
Dictionnaire Biographique d’Artistes Plasticiens de France«ARTFABETIC»V.1pag115/2016
Catalogue Urbis & Artis Jubileum de la Misericordia –Dec-Janv 2016 , pag.28
Libro Albo degli Artisti in ITALIA 2016
Art International Contemporary Magazine-EA ,n2 -Mar/Apr 2016 – pag.199
Catalogue Arte Milano Premio Tiepolo –EA – 21 Aprile 2016 - pag.191
Catalogue « The Art of the future » -International Guide for Collectors – Edition 2015 pag.15
Catalogue”Oscar dell’Arte”Biennale Arte Visive, Monte Carlo,Biancosuro - oct 2015 pag.8
Catalogue Expo Terra 2015 - Museo dell'Energia a Milano - Italia Art - 2015
Catalogue EffetoArte diretto da Paolo Levi-Anno 4, n1 gennaio-febbraio 2014 –pag. 2016
Catalogues de Arts 19 de 2013 à 2017
Catalogue Biennale de Florence 2013, pag.96
Catalogue International Italia Arte,Museo MIIT/Künstlerforum Museum Bonn fev2013 pag.23
Catalogue Assisi Arte –Museo MIIT,Italiaarte - luglio 2013 - pag. 14
Catalogue Who's who's Galerie Mouvances - 2013
Catalogues Salon Académie Européenne des Arts - 2013 à 2018
Catalogue Spoleto Festival Art 2012 - pag.290/291
Catalogue « L’arte contemporanea dei territori d’Italia : uno sguardo al futuro”- Instituto Italiano di Catalogue Institut Culturel d'Italie SOFIA- Bulgaria – "150 anni d'Italia - 2012/ pag.39
Catalogue Galery Agora - New York Paris "Here we are" - 2010
Livre des Artistes Contemporains tome 4 édition d’Art, Gazette des Arts – 2009
Catalogue Who's who's chateau Auvers sur Oise - 2009
Catalogues Salon Société Artistes Indépendants et ART CAPITAL de 2007 à 2017
Catalogues Résolument 9 de 2007 à 2009
Catalogue Art Shanghai - 2010
Catalogue Salon de la Société National Beaux - Arts de Paris - Louvre - 2009
Catalogue » GAL ART » déc.2009 - Barcelone N°309 p. 886 (M. Losada)
Catalogue BIBLO’S ART N° 3 et N° 8 «Les Artistes au Service de la Paix » - 2010
Répertoriée dans la Gazette des Arts –
Catalogue Mosaïque de l’Académie France Monde Culture
Catalogue Rayonnement de l’Académie Arts Sciences et Lettres France
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